Lardo in gravidanza si può mangiare?

Quando una donna si trova a vivere il periodo della gravidanza, è solitamente obbligata a privarsi di numerose tipologie d’insaccati, in quanto questi alimenti possono causare rischi alla salute con casi di: Toxoplasma, Salmonella, E.coli ed altre malattie.

Durante i mesi di gestazione è consigliabile seguire un’alimentazione variegata, ricca di diversi gruppi di alimenti, come: carne, pollame, pesce, legumi, cereali, pane, pasta, riso, formaggi, frutta e verdure verdi lavate in maniera accurata.

Le proteine quindi, come si può notare dall’elenco appena indicato, non vanno eliminate del tutto.

In gravidanza, il fabbisogno energetico della donna aumenta rispetto al normale ed è essenziale che la mamma garantisca benessere ed energie a se stessa e al contempo al feto, assumendo tutte le sostanze nutritive necessarie per affrontare al meglio i 9 mesi.

Per la donna è quindi necessario seguire una dieta equilibrata, che sia in grado di garantirle benessere ed energie e al contempo fornire al feto tutte le sostanze nutritive necessarie per il suo sviluppo.

In merito a tutto questo, gli insaccati vengono sempre visti con occhio circospetto.
Ecco quindi la necessità, specialmente nelle fasi in cui le voglie alimentari si fanno sentire, di capire quali possono essere i salumi commestibili in gravidanza.
Tra le pietanze più desiderate ad esempio, troviamo il lardo.

Gravidanza: è possibile mangiare lardo?

Purtroppo il lardo, come il prosciutto crudo. è uno dei salumi sconsigliati in gravidanza, a causa del fatto che è un prodotto di norcineria derivato dal maiale, dopo essere stato tagliato, salato e speziato.

La procedura di creazione del lardo quindi non prevede una fase di cottura, essenziale per non causare pericolosi casi di toxoplasmosi.
Quest’ultima infatti è un’infezione grave sia per la mamma che per il bambino, che potrebbe a sua volta subire malformazioni durante fase gestionale.

Tra le lesioni più gravi, troviamo quelle al cervello e nel peggiore dei casi, l’aborto.
Il tema dell’alimentazione in gravidanza quindi non è importante solo dal punto di vista del peso corporeo e della forma, ma principalmente per motivo di salute, una salute che riguarda sia il nascituro che la mamma.

Ma se una donna ama immensamente il lardo, nessun problema: l’alternativa sta nel cuocerlo. L’unico lardo commestibile infatti, è quello cotto, in quanto il calore debella la presenza di batteri. La cottura più indicata è sempre quella sulla fiamma.

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Le proprietà del lardo

Il lardo crudo in gravidanza, oltre ad essere un rischio dal punto di vista dei batteri, è un alimento poco consigliabile anche a causa del suo elevato apporto calorico.

In 100 grammi di lardo sono presenti ben 857 calorie, sarà facile quindi dedurre che in un periodo delicato come quello della gestazione, in cui il peso deve essere monitorato, è bene evitarlo.

Il lardo inoltre aumenta i rischi di colesterolo cattivo, un valore che in gravidanza non deve assolutamente essere trascurato.
Anche dal punto di vista della forma, il lardo come tutti gli alimenti ricchi di calorie, non è assolutamente consigliato.

 

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