Latte di soia fa ingrassare? Calorie, controindicazioni e benefici

Per coloro che hanno un occhio di riguardo per la propria alimentazione o che hanno sposato un regime vegano, ad oggi ci sono moltissimi sostituti in commercio del latte vaccino, come ad esempio il latte di cocco, di riso o uno tra i più gettonati, ovvero il latte di soia.

Negli ultimi tempi il latte di soia ha raggiunto il vertice tra i tipi di latte vegetale più consumati, considerato un vero e proprio toccasana per l’organismo.

Il latte di soia viene appunto osannato da tutti i salutisti, ma cosa contiene realmente e, soprattutto, fa davvero bene come si dice o nasconde un “lato oscuro” pieno di controindicazioni?

Scopriamo insieme il mondo del latte di soia, andando a vedere i pro ed i contro di questo vegetale, le sue calorie e se fa ingrassare o dimagrire.

Latte di Soia Valori Nutrizionali e calorie

Essendo appunto un latte vegetale è sicuramente diverso dal latte che tutti noi conosciamo, proprio perché viene ricavato dalla pianta della soia.

Se dunque il latte di mucca è composto da proteine animali, quello di soia lo è di proteine vegetali che lo rende più digeribile.

Ecco la sua composizione chimica:

Questo particolare latte vegetale è quindi meno grasso e calorico, non contiene tracce di glutine ed è quindi consumabile sia agli intolleranti al lattosio che dai celiaci.

Benefici del latte di soia

A questo punto andiamo a vedere quali sono i punti forti, i pro a favore di questa bevanda.

Innanzitutto, come detto in precedenza, è un buon alleato per quanto concerne le diete dimagranti dato il suo basso contenuto di calorie ed è molto facile da digerire.

In secondo luogo è ottimo per prevenire l’osteoporosi grazie alla presenza della preziosa vitamina K, stimola la diuresi e migliora la ritenzione idrica andando ad espellere con più facilità i liquidi di troppo presenti nel nostro corpo e riesce al contempo ad incrementare la massa muscolare e la massa magra.

Un altro aspetto positivo legato al consumo di questo latte vegetale riguarda il glucosio: la bevanda vegetale infatti, riesce a regolare i livello di glucosio nel sangue non andando ad apportare un maggior carico di zuccheri, rendendolo ideale anche per i soggetti diabetici.

Il latte di soia riesce anche ad alleviare i sintomi della gastrite, ridurre il colesterolo e, secondo alcuni studi svolti in Asia, anche a prevenire e contrastare il tumore al seno, al colon ed alla prostata.

Effetti collaterali del latte di soia

Sebbene sia una bevanda che come abbiamo visto presenta numerosi vantaggi, anche il latte di soia può farci incorrere in spiacevoli controindicazioni, soprattutto quando non si è a conoscenza dei limiti da porsi.

Alcuni degli effetti collaterali infatti, sono gonfiore, diarrea e flatulenza, dati dal consumo massiccio del latte vegetale che, a meno che non ci siano intolleranze, andrebbe sempre integrato con il latte vaccino.

Un altro spiacevole effetto collaterale che potrebbe derivare dal troppo consumo è dato dall‘alluminio, un metallo pesante dannoso per l’organismo presente nella soia, mentre al contrario si potrebbe incorrere in una carenza di calcio e vitamina D che invece sono assenti dal latte di soia.

Oltre che a queste controindicazioni, ci sono soggetti affetti da particolari patologie a cui è assolutamente sconsigliato il consumo del latte e questi sono:

  • Chi soffre di candida
  • Chi ha problemi ai reni
  • Chi ha carenza di iodio
  • Chi assume farmaci per la tiroide.

Latte di soia ai neonati

Infine, affrontiamo un argomento tra i più spinosi: si può somministrare latte di soia ai neonati?

Le opinioni in merito sono contrastanti, infatti secondo alcuni i rischi sono di andare a modificare lo sviluppo sessuale del neonato.

Secondo alcuni studiosi, questo sarebbe possibile in quanto la soia contiene molti fitoestrogeni, simili agli estrogeni, che andrebbero ad ottenere un effetto molto simile a quello che si avrebbe assumendo ormoni femminili.

Sempre secondo alcuni studi, quando un neonato viene nutrito solamente con latte di soia va ad assumere una quantità che va fino alle 5 volte superiore a quella necessaria per alterare il ciclo mestruale e quindi l’effetto sembra che sia quello di ridurre sia l’equilibrio ormonale che la fertilità, anche se questi esperimenti fino ad ora sono stati effettuati solamente sugli animali.

Comunque sia, data comunque la presenza di alluminio, l’assenza di colesterolo, lattosio e galattosio rendono sconsigliabile la somministrazione del latte di soia nel neonato se non reso strettamente necessario a causa di intolleranze ed allergie.

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