Pesce azzurro: cos’è, benefici, controindicazioni

Il pesce azzurro è un alimento che non dovrebbe mai mancare nelle diete sane e bilanciate. Se vuoi sapere perché e come migliorare la salute partendo da quello che metti nel piatto, seguici nelle prossime righe.

Abbiamo creato una guida completa per aiutarti a capire meglio cos’è il pesce azzurro e in che modo può fare la differenza.

Partiamo dalle basi e vediamo cos’è il pesce azzurro. Quando si utilizza questa espressione, si inquadra una varietà ittica che si contraddistingue per specifiche caratteristiche fisiche.

Le principali sono le squame blu del dorso. Un’altra peculiarità è la presenza di squame argentee sulla pancia. In generale, si tratta di pesci di piccola pezzatura. Fondamentale è specificare che non c’è nulla di scientifico, ma che si tratta di una denominazione commerciale.

La loro carne è famosa per essere molto facile da digerire.

Proprietà nutritive del pesce azzurro

Perché si parla molto del pesce azzurro come di un alimento immancabile sulla tavola di chi vuole prendersi cura della propria salute?

La prima cosa da dire è che si distingue per diverse proprietà benefiche, tra le quali spicca la presenza di grassi omega 3 e omega 6.

Questi lipidi sono facilmente digeribili e fondamentali per il nostro benessere in quanto tengono sotto controllo l’insorgenza di colesterolo cattivo LDL, con numerosi vantaggi per la salute del cuore. Nel novero dei loro benefici è possibile comprendere anche il mantenimento dell’elasticità delle pareti arteriose, essenziale per prevenire l’arteriosclerosi.

Le proprietà del pesce azzurro non finiscono qui. Da ricordare è anche la presenza di minerali importanti come il selenio, il fosforo, lo iodio, il potassio, il calcio e lo zinco.

Per ottimizzare le qualità di questa varietà ittica, è necessario avere le idee chiare sulla conservazione. Le indicazioni in merito dipendono dal tipo di pesce. Alcuni possono essere affumicati e si conservano a lungo.

In linea di massima, si consiglia il congelamento dopo aver pescato il pesce. Il rischio, in caso contrario, è quello di avere a che fare con batteri e virus.

Un altro suggerimento è quello di evitare pesce azzurro conservato sott’olio, in quanto contiene troppi grassi. In media, i nutrizionisti consigliano di consumare 3/4 porzioni di pesce azzurro a settimana, evitando di esagerare con i condimenti.

Elenco pesce azzurro

Adesso non rimane che fare un elenco delle principali delizie che si possono mettere nel piatto quando si parla di pesce azzurro. Guarda l’immagine ad inizio articolo offerta da Melarossa per vedere la lista dei pesci azzurri.

Ovviamente non possono mancare degli accenni alle proprietà benefiche!

  • Sardina: forse è il primo pesce azzurro a venire in mente. Si contraddistingue per una carne tenera e gustosa e si pesca nell’Oceano Atlantico e nel Mar Mediterraneo.
  • Palamita: a livello fisico è simile allo sgombro. Viene apprezzata per via del suo sapore è forte e deciso.
  • Aringa: ecco un altro pesce azzurro famosissimo e ottimo da consumare crudo.
  • Alice: più sottile rispetto alla sardina, questo pesce può essere conservato sia sotto sale sia sott’olio.
  • Aguglia: in questo caso abbiamo a che fare con un pesce azzurro noto per il suo elevato contenuto di acidi grassi omega 3.
  • Spratto: questo pesce azzurro è simile alla sardina, ma è più panciuto e contraddistinto da un colore maggiormente chiaro.
  • Ricciola: in questo caso parliamo del pesce azzurro più pregiato. Presente nel Mar Τirreno, preferisce i fondali rocciosi. La sua carne è magra e contraddistinta da un apporto calorico ridotto. La carne può essere consumata anche cruda e le proteine sono caratterizzate da un altro valore biologico.

Nell’elenco del pesce azzurro bisogna comprendere anche la spatola, il lanzardo, l’alaccia, il sugarello e lo sgombro..

Il pesce azzurro è consigliato se vuoi seguire una sana dieta mediterranea e non quella piena di carboidrati come pasta e pane che, se abusati, fanno davvero male.
Meglio scegliere formaggi magri ed evitare dolci industriali con zuccheri raffinati molto diffusi nella maggior parte della grande distribuzione.

Quando non mangiarlo

Esistono dei casi in cui è bene evitare di mangiare il pesce azzurro. Entrando nello specifico delle controindicazioni, ricordiamo che la principale riguarda la presenza di metalli, come per esempio il mercurio.

L’assunzione di aringhe, invece, dovrebbe essere evitata in caso di allergia al nichel. Molto importante è porre attenzione sul fatto che, in alcuni pesci, si può trovare il parassita di Anisakis.

Presente nell’apparato digerente dei pesci e di altri animali, può essere nocivo per l’uomo. Nello specifico, è in grado di provocare dei problemi a livello gastrointestinale. Come evitare fastidi al proposito? Cuocendo il pesce azzurro ad almeno 60°C.

Chi non riesce a fare a meno del pesce crudo, dovrebbe congelarlo per almeno un giorno a -20°C.

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