Fermenti lattici: a cosa servono e quando assumerli

Fermenti lattici: a cosa servono e quando assumerli

I fermenti lattici sono dei batteri coinvolti nel processo della fermentazione del latte e in grado di metabolizzare il lattosio. Pur essendo diversi i fermenti lattici ad effettuare questo processo, solo pochi sono quelli in grado di recare dei benefici all’uomo, ovvero quelli che producono in maggior quantità acido lattico e solo in parti minime altre sostanze.

A cosa serve assumere fermenti lattici?

Ma perché assumere i fermenti lattici? Questi batteri, detti “buoni” hanno la funzione di aiutare a mantenere attivo l’equilibrio della flora batterica intestinale, così da favorire il benessere totale dell’organismo. Questo avviene perché, essendo correlati alla mucosa intestinale, quest’ultimi sono essenziali per il corretto funzionamento dell’intestino, così come per l’intero organismo.

Inoltre, questi batteri sono in grado di contribuire all’integrità e la permeabilità della mucosa intestinale e al funzionamento del sistema immunitario intestinale. Grazie a queste funzioni si va ad influire anche sull’immunità dell’intero organismo, favorendo il processo di digestione e di assimilazione del cibo ingerito e la sinterizzazione di determinate vitamine.

Quando assumere i fermenti lattici e per quanto tempo

In linea generale, si assumono i fermenti lattici per ripristinare la flora batterica intestinale, quando non si assumono le giuste quantità di fibre vegetali, in situazioni di alterazione dell’equilibrio della flora batterica e in casi di cattiva digestione.

Alcuni dei fattori che possono comportare delle alterazioni nell’equilibrio della flora batterica sono una cattiva alimentazione, l’assunzione di antibiotici e la presenza di uno stato di stress, sia fisico che psichico.

Ma non solo, anche delle situazioni di cambiamento possono influenzare la regolarità della flora batterica intestinale, come ad esempio un viaggio, con i conseguenti cambi di orario, temperatura o alimentazione. In queste situazioni, è consigliabile assumere dei fermenti lattici, come Enterolactis Plus per poter riattivare la regolarità della flora batterica.

Ma per quanto tempo assumere i fermenti lattici? Pur non essendoci delle vere e proprie controindicazioni, è consigliabile non assumere i fermenti lattici per più di 3-4 settimane consecutive, a meno che non sia il medico a prescriverlo. Al contrario, assumerli per pochi giorni potrebbe non essere sufficiente per ottenere i benefici sperati.

Perché assumere fermenti lattici in viaggio

Dei malesseri a livello intestinale sono molto frequenti quando si effettuano dei viaggi, in particolar modo quelli all’estero. Questo avviene perché ci si trova a dover convivere con abitudini e tradizioni differenti da quelli a cui noi e il nostro corpo siamo abituati. Di conseguenza, è normale che il nostro apparato gastro-intestinale sia sottoposto a dello stress improvviso. Ma non è solo il cibo ad influire sul nostro metabolismo manifestando dei disagi, ma una serie di fattori quali il clima e l’eventuale contaminazione di acqua.

Per questo, l’assunzione dei fermenti lattici è uno dei modi più efficaci per prevenire la manifestazione di questi disturbi. Questi batteri, infatti, riescono ad aiutare l’intestino e ritrovare l’equilibrio nei periodi di stress.

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Fermenti lattici durante il cambio stagione

Spesso lo stress causato dal cambio stagione e dai conseguenti cambiamenti climatici, specialmente il passaggio dall’estate all’autunno, viene decisamente sottovalutato. In realtà, l’arrivo di questi periodi causa diversi disturbi e malesseri, sia a livello fisico che psichico.

Problemi come mal di testa, insonnia, spossatezza, bruciore di stomaco e gonfiore sono causati dallo stress che si vive cambiando le proprie abitudini. E’ per questo, che in questi particolari periodi dell’anno, l’assunzione di fermenti lattici si rivela la soluzione ai problemi legati all’apparato gastro-intestinale, così da riequilibrare la flora batterica.

Probiotici e prebiotici differenze

Probiotici e prebiotici differenze
differenze tra Probiotici e prebiotici

Come detto in precedenza, i fermenti lattici non sono tutti uguali e di conseguenza hanno funzioni diverse. I probiotici sono dei microorganismi che recano degli effetti positivi alla salute. Migliorano le funzioni del colon, la produzione di vitamine e svolgono la funzione di difesa dell’intestino da parte di batteri e producono un ambiente non favorevole per la loro proliferazione.

Di conseguenza, la loro funzione è quella di aiutare a mantenere attivo l’equilibrio della flora intestinale. I Prebiotici, invece, nutrono i batteri buoni che sono presenti all’interno della flora intestinale svolgendo la funzione di mantenere l’equilibrio fra le varie specie di batteri e prevenendo la disbiosi intestinale. Di conseguenza, la loro assunzione è necessaria nell’evenienza in cui sia necessario alimentare i probiotici.

Come introdurre i fermenti lattici nell’alimentazione

Introdurre i fermenti lattici nella propria alimentazione è al quanto semplice. Sarà necessario aggiungere alla propria dieta alimenti ricchi di fibre vegetali, come frutta, verdura e cereali integrali. Alcuni dei frutti contenente fibre sono le mele, le pere e le prugne. Fra le verdure contenenti maggiori fonti di fibra vi sono piselli, carciofi, finocchi e porri.

Fra i cerali integrali da preferire troviamo l’orzo perlato, l’avena e il riso integrale. Un altro alimento, che ha spopolato negli ultimi anni, e che contiene all’interno i fermenti lattici è il kefir, ovvero una bevanda di origine caucasica ottenuta dalla fermentazione del latte.

 

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