Praticissima anche per essere consumata fuori casa, la banana è sicuramente il frutto esotico più conosciuto grazie al suo inconfondibile sapore e al suo potere saziante. Molti però non sanno quanti carboidrati contenga e le sue proprietà nutritive.
Così spesso ci si pone delle domande: la banana fa ingrassare? Contiene troppi carboidrati? Quante calorie ha una banana? È adatta a tutti i tipi di dieta? Vediamo di rispondere a queste domande e chiarire i dubbi su questo goloso frutto.
Carboidrati nella banana
Una banana di medie dimensioni, del peso di circa 118 gr, contiene 27 gr di carboidrati, costituiti da amido e da zuccheri semplici come fruttosio, glucosio e saccarosio. L’alta quantità di carboidrati la rende dunque un frutto particolarmente adatto per gli atleti che necessitano di energia immediatamente spendibile.
La banana contiene inoltre 3 gr di fibre e 1,28 gr di proteine. La presenza di fibre e amido resistente, che variano in base al grado di maturazione di questo frutto, sono molto importanti poiché permettono di rallentare il processo di assorbimento degli zuccheri nell’intestino e di conseguenza favorirne il rilascio nel sangue in tempi più lunghi.
Calorie Banana
100gr di banana contengono circa 89 kcal, quindi un buon apporto energetico che permette di integrare il fabbisogno di carboidrati giornalieri che, per una persona mediamente attiva, si aggira intorno al 40%.
Benefici dei carboidrati nella banana
Come si è già detto le banane sono un’ottima fonte di carboidrati, base fondamentale di ogni dieta, meno che per quella keto.
Ma a cosa servono? I carboidrati sono dei macronutrienti che permettono alle cellule di ottenere l’energia per poter funzionare. Alcune cellule, come quelle del cervello, non sono in grado di utilizzare altra fonte di energia come proteine o grassi ma devono usare necessariamente questo “carburante”.
Lo zucchero, assimilato nell’intestino, passa nella corrente sanguigna e trasportato verso tutte le cellule dell’organismo, che a loro volta lo utilizzeranno nei meccanismi biochimici della produzione di ATP, la principale molecola che permette il corretto funzionamento di ogni cellula.
Proprietà nutritive della banana
Oltre ai carboidrati, nella banana sono presenti anche altri importanti nutrienti come fibre, vitamine e sali minerali. Le fibre e gli amidi resistenti, in essa contenuti, aumentano il senso di sazietà poiché rallentano il processo di digestione. Inoltre hanno un effetto benefico sulla flora intestinale e sulla parete dello stomaco.
Banana contro ulcera e crampi muscolari
Alcuni studi hanno infatti dimostrato la loro azione protettiva nei confronti di ulcere gastriche. Le banane contengono una buona quantità di potassio, elemento fondamentale per gli sportivi poiché aiuta a contrastare i crampi muscolari.
Inoltre il loro basso contenuto di sodio in rapporto al potassio permette di riequilibrare questi due elementi, fatto sicuramente non trascurabile dato il frequente uso di cloruro di sodio, ossia il sale da cucina, nelle diete moderne. La banana è inoltre ricca di vitamine, calcio, fosforo, ferro e triptofano, un amminoacido molto importante per le funzioni cerebrali.
Banane nella dieta: come integrarle e precauzioni
Si può mangiare la banana quando si è a dieta?
Le banane come abbiamo visto sono sicuramente un alimento sano che apporta molti benefici alla salute. Non ci sono studi che indicano con precisione quante se ne possano mangiare al giorno, ma è importante che, come per ogni alimento, vengano mangiate con moderazione.
Alcuni studi hanno dimostrato come il loro consumo da parte di atleti migliora notevolmente la prestazione fisica e la loro concentrazione mentale. Come per ogni alimento è importante che avvenga almeno un’ora prima dall’evento sportivo affinché si abbiano già le energie giuste per completarla al meglio.
Controindicazioni Banana
Ci sono delle controindicazioni nel consumo di banane? Gli studi non ne evidenziano, è importante però limitarne il consumo per coloro che seguono una dieta ipocalorica, per chi segue la dieta chetogenica e per le persone diabetiche. In questi due ultimi casi è importante consumare il frutto non a completa maturazione poiché contiene una quantità inferiore di zuccheri.
