L’alluce valgo è una deviazione del primo dito del piede, il quale protende internamente verso le altre dita in virtù di un incorretto posizionamento del primo osso metatarsale, che sporge dalla parte opposta formando una cunetta nota come “cipolla”.
Questa deformazione è spesso causa di dolori a causa della infiammazione della borsa mucosa che si trova alla base dell’alluce. Questa borsite, con il passare del tempo e un incorretto sfregamento della sporgenza con la calzatura, può peggiorare con crescente dolore. La risoluzione di tale patologia avviene tramite operazione chirurgica in età adulta, quando le ossa hanno terminato la loro crescita ed è possibile operare su di esse in un’unica soluzione.
Preparazione all’intervento chirurgico per alluce valgo
L’operazione all’alluce valgo, svolto all’interno di ambiente asettico predisposto, richiede un’anestesia locale circa mezz’ora prima dell’intervento, la quale avviene per mezzo del blocco della caviglia al paziente steso su letto operatorio, una somministrazione in loco di antidolorifici volti a lasciare al paziente la sola sensazione tattile sull’arto mentre l’intervento prenderà luogo.
Il piede su cui si opererà viene quindi lavato con una soluzione sterile che disponga di componenti antimicrobiche, per evitare rischi di infezioni. Per tutta la durata dell’intervento il paziente rimane cosciente, motivo per il quale spesso ad esso viene somministrato un ansiolitico al fine di diminuire lo stress e la tensione derivati ed impedire complicazioni nel corso dell’intervento.
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Come funziona l’operazione per problemi di alluce valgo?
Lo scopo della chirurgia all’alluce valgo si basa sulla fratturazione delle ossa deviate e sul loro riallineamento nel corso dell’operazione.
Questa azione permette una adeguata correzione della disposizione dei legamenti e dei tendini oltre che delle ossa stesse, seguita dalla rimozione della sporgenza del primo metatarso e il miglioramento dell’angolo di valgismo con il riallineamento delle cartilagini dell’alluce.
Le tecniche più moderne per operare in tale senso, come quella percutanea, risultano poco invasive, con incisioni di due-tre millimetri per permettere l’uso di frese chirurgiche manovrate dall’equipe con l’ausilio di una guida radiologica. Una volta effettuate le fratture necessarie, al piede viene applicato un bendaggio funzionale, senza più la necessità di effettuare immobilizzazioni tramite fili o viti, un tempo applicate per fissare la posizione del piede.
Questo cambio di procedura è stato applicato in modo da permettere al piede di recuperare naturalmente il proprio equilibrio e ridurre il carico di lavoro sull’arto. Generalmente il termine dell’operazione avviene quando l’equipe permette al paziente di appoggiare il piede a terra, in modo da verificare fin da subito il corretto riallineamento del piede e la riuscita dell’intervento.
Decorso e fisioterapia dopo l’operazione per alluce valgo
Il decorso post-operatorio per un intervento all’alluce valgo è generalmente breve. Se un tempo era necessaria una breve fisioterapia dopo l’impianto delle viti in operazioni più articolate, la tecnica percutanea risulta tale da permettere l’operazione e il decorso in day hospital, senza la necessità di un ricovero.
Assicurata la fasciatura delle piccole incisioni, e per mezzo di uno spesso bendaggio e apposite calzature post-operatorie, il paziente può essere già in grado di camminare al termine della giornata, una volta terminati gli effetti dell’anestesia locale.
Le conseguenze dell’intervento di solito sono rappresentate dal miglioramento delle condizioni di salute del paziente, con una sparizione del dolore derivate dalle infiammazioni, sebbene possa manifestarsi un leggero irrigidimento delle dita dei piedi, la cui minore flessibilità è comunque di entità tale da poter rappresentare un problema solo nel caso di persone che svolgano attività specifiche, come ballerini professionisti o atleti sportivi.
