Meglio correre o camminare per dimagrire?

La corsa e la camminata rappresentano delle valide alternative per mantenersi in forma e ritrovare il benessere psicofisico. Ma siamo sicuri che siano due attività perfettamente complementari? Vediamo in che modo queste due alternative incidono sul dimagrimento fisico, e soprattutto quale sia la più benefica nel lungo periodo.

Benefici della corsa per perdere peso

La corsa è un’attività che presenta indubbiamente molti benefici. Correre aiuta a perdere peso, favorisce il funzionamento del sistema cardiocircolatorio e migliora l’umore, agendo persino contro la stitichezza.

Essendo un’attività aerobica, la corsa permette di perdere numerose calorie, aumentando il metabolismo, e per questo è particolarmente indicata per chi soffre di obesità. La corsa può apportare inoltre benefici a livello scheletrico, anche se è sempre bene non esagerare e condurre l’attività in modo assolutamente graduale.

Quali sono i benefici della camminata sul dimagrimento fisico?

La camminata rappresenta una pratica molto semplice e assai salutare per l’organismo. Si tratta infatti di un’attività praticabile da chiunque. E’ sempre possibile consumare calorie camminando e dimagrire senza sottoporre l’organismo ad un eccessivo sforzo prolungato.

La camminata aiuta infatti a tonificare il corpo, ad aumentare il metabolismo e perdere così i kg in eccesso, soprattutto se praticata con costanza. Si tratta di un’attività benefica anche dal punto di vista psichico, perché favorisce il rilassamento e placa gli stati d’ansia, soprattutto se viene praticata a stretto contatto con la natura (ad esempio in campagna).

Quanti km di camminata al giorno per dimagrire?
dimagrire camminando

Camminare con costanza in modo sostenuto può davvero aiutare a dimagrire, ma solo se l’attività viene praticata con serietà e soprattutto quotidianamente. Per mantenersi in salute, un individuo adulto dovrebbe infatti praticare l’esercizio fisico per almeno 120/150 minuti a settimana, e di certo la camminata è il modo migliore per tenersi in forma.

Per dimagrire in modo salutare è consigliabile dunque unire la camminata ad un’alimentazione corretta, per almeno cinque volte a settimana, percorrendo un massimo di tre chilometri. Via via è possibile aumentare il tempo e i chilometri, in modo graduale.

Quante calorie si bruciano camminando a passo lento o sostenuto?

Non è facile determinare in modo assoluto quante calorie si consumano camminando, perché dipende anche da considerazioni strettamente personali legate ad ogni individuo (ad esempio l’età, il metabolismo, il peso forma e, non per ultimo, la pendenza del terreno).

Tuttavia è possibile determinare un calcolo generale, tenendo conto che un individuo dal peso medio, che procede ad un’andatura costante per circa un’ora su una superficie piana, può arrivare a consumare fino alle 190 calorie, un dato che aumenta gradualmente all’aumentare della camminata (più si va veloce più le calorie consumate aumentano, potendo raggiungere il picco di 250/300 calorie all’ora).

Più aumenta la pendenza del terreno, o la “pesantezza” del passo durante la camminata, più aumenta il consumo di calorie dell’organismo (è chiaro che camminare sulla neve è più difficoltoso, e comporta un dispendio maggiore di energia).

Conclusioni: è preferibile una corsa o una camminata?
correre per dimagrire

Quando si pensa a quale esercizio fisico praticare si pensa sempre alla corsa come migliore soluzione. Ma è davvero così? È risaputo che la corsa è una delle pratiche fisiche più pesanti da realizzare nel lungo periodo, soprattutto per coloro che non la praticano costantemente.

La corsa, infatti, se non praticata quotidianamente, e soprattutto, correttamente, può dar luogo anche a problemi articolari, perché è una pratica capace di mettere sotto sforzo i muscoli e l’apparato articolare.

Molte persone inoltre, a causa di patologie dell’apparato scheletrico o cardiocircolatorio, non possono praticare la corsa nemmeno a livello amatoriale, pena l’aggravamento delle loro condizioni fisiche. Cosa fare dunque in questi casi? Bisogna rinunciare alla forma fisica e al benessere psico-fisico? Assolutamente no, perché la camminata rappresenta un’ottima alternativa alla corsa.

Allenarsi con la camminata è spesso un’alternativa decisamente migliore della prima, perché permette di mantenere un ritmo di sforzo fisico più blando rispetto alla corsa, ma di perdere comunque molte calorie se praticata costantemente e con precisione. A tal proposito è sempre consigliabile aumentarla gradualmente, partendo da una velocità molto bassa nelle prime settimane, fino ad aumentarla gradualmente.

Perché è preferibile la camminata sostenuta rispetto alla corsa?

I motivi sono tanti, e sono legati soprattutto all’affaticamento corporeo che nel caso nella camminata è decisamente minore. La corsa è infatti un’attività che richiede un enorme sforzo fisico: quando corriamo si mettono in moto numerosi muscoli, e praticarla in modo esagerato può comportare dolori alle articolazioni, stiramenti e distorsioni.

Nei soggetti che soffrono di alcune patologie articolari, come ad esempio l’ernia discale, la corsa può essere decisamente controindicata, perché può provocare dolore e aumentare sensibilmente la problematica. Per questi motivi si può affermare che la camminata è decisamente più benefica rispetto alla corsa, perché al pari di quest’ultima aiuta a dimagrire, tonica il corpo, modella la silhouette e aiuta a mantenere il peso forma, ma con uno stress corporeo decisamente inferiore rispetto alla prima.

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