Quali pesci mangiare in gravidanza? E quali evitare?

L’alimentazione durante la gravidanza, lo sappiamo tutti, è fondamentale per il benessere della mamma e del nascituro. Oltre ad eliminare tutti quegli alimenti che possono essere dannosi come zuccheri raffinati, alcool e caffè, è bene anche sapere quali sono i migliori cibi da consumare.

Quali pesci mangiare in gravidanza?

In questo articolo andremo ad analizzare nello specifico quali pesci mangiare in gravidanza e perché.

Orata

L’orata è un pesce con le qualità organolettiche e nutrizionali migliori e facilmente reperibile in commercio. Questo perchè è un pesce con una massa magra molto sviluppata ma al tempo stesso contenente molti acidi grassi come gli Omega 3.

Attenzione però è molto importante consumare orate pescate in mare aperto e non d’allevamento. La qualità dei mangimi usati in piscicoltura non è sempre il massimo della qualità.

Alici

Ricchissime in proteine e povere in grassi saturi. Sono molto raccomandati alle donne in gravidanza dal momento che sono molto semplici da digerire, apportano ferro e rafforzano le difese immunitarie.

Grande fonte di selenio, fosforo, iodio e selenio, aiutano lo sviluppo e il rafforzamento del sistema nervoso del bebè. 

Attenzione però, sempre meglio mangiarle con cotture semplici, quindi non fritte e possibilmente non in forma di acciughe. Questo per evitare di ingerire quantità di sale troppo elevate.

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Sarde

Le sarde sono molto simili alle alici in quanto a contenuto di micro e macronutrienti. Vale la pena sottolineare che hanno anche un alto contenuto di potassio e magnesio che aiuteranno la mamma a mantenere un buon livello di energia e ridurre la stanchezza.

Le sarde, come tutti i pesci poveri, sono i più salutari per chiunque. Questo perché non vengono allevate in allevamenti intensivi e, nutrendosi principalmente di elementi vegetali, tendono ad accumulare nelle loro carni meno metalli pesanti rispetto ad altri pesci più grandi ed onnivori.

 

Trota

Se non sei un’amante del pesce di mare e sei alla ricerca di sapori meno intensi, puoi provare con la trota. Si tratta di una fonte perfetta di Omega 3 che ti aiutano ad abbassare la pressione sanguigna e a mantenere stabile i tuoi livelli di energia. 

Pesce azzurro

pesce azzurro benefici

In generale, il pesce azzurro è il miglior pesce da mangiare in gravidanza. Le varietà appartenenti a questa famiglia sono ricchi in proteine, olii e grassi buoni Omega 3 e Omega 6.

Non essendo ritenuti pesci pregiati e molto abbondanti nei mari di tutto il mondo, la buona notizia è che sono anche tra i più economici.

Salmone

mangiare salmone affumicato in gravidanza
salmone affumicato in gravidanza

Anche il salmone è, saltuariamente, adatto alle donne in gravidanza. Lo inseriamo tra quali pesci mangiare in gravidanza data il suo alto contenuto in acidi grassi salutari e proteine.

Attenzione però il salmone, come qualsiasi altro pesce, deve essere consumato rigorosamente ben cotto. Vanno quindi evitati conserve a crudo (come il salmone affumicato), sushi, crudité, ecc ecc.

Inoltre visto la comune pratica di allevare salmoni in allevamenti intensivi, vale la pena acquistare del salmone di alta qualità o, se reperibile, addirittura selvaggio.

Rientrano in questa categoria: la lampuga, il pesce spatola, il sugarello, la costardella, il lanzardo, l’alaccia, lo spratto, l’aguglia, lo sgombro, l’alice, l’aringa e la sardina.

Pesci da evitare in gravidanza

Malgrado il pesce sia un alimento particolarmente salutare, ci sono dei pesci che si dovrebbe mangiare poco in generale ed evitare completamente in gravidanza. Stiamo parlando del tonno e del pesce spada

Queste due specie purtroppo tendono ad accumulare nella loro carne quantità di mercurio che in alcuni casi possono essere significative. Questo accade per due motivi. 

Da un lato bisogna puntare il dito contro l’inquinamento causato dall’essere umano, dall’altro lato il fatto che questi due pesci presentino queste concentrazioni è imputabile alla loro dieta.

Si tratta infatti di predatori che nutrendosi di altri pesci che a loro volta accumulano metalli pesanti nella loro carne attraverso la dieta, finiscono per accumulare quantità via via maggiori man mano che crescono.

Un ultimo consiglio che ci sentiamo di darti è quello di consumare pesci da porzione che pesano massimo un chilo prima di essere puliti. Si tratta di esemplari che sicuramente non si sono nutriti di altri esemplari “a rischio” e che nel 90% dei casi non si nutrono di altri pesci.

Se approfondisci le tue ricerche vedrai infatti che quasi nessuno dei pesci che ti consigliamo in questa guida ha un’alimentazione prevalentemente carnivora.

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