Ematocrito alto e basso: cosa è, cause e cosa fare in gravidanza

L’ematocrito indicato con gli acronomi HT e HTC è la percentuale di volume del sangue presente nel nostro organismo. Più precisamente rappresenta il rapporto espresso in percentuale, fra il volume occupato dai globuli rossi, piastrine, leucociti e la componente fluida del sangue, ossia il plasma.

La misurazione dell’ematorito è semplice: attraverso un campione di sangue ottenuto dalle usuali analisi in vena, questo viene sottoposto ad un trattamento a base di un prodotto anticoagulante. Le cellule figuranti andranno a depositarsi sul fondo della provetta e l’osservatore grazie ad un’apposita scala graduata riuscirà a stabilirne la percentuale del volume occupato dalle cellule “figurate”.

Tuttavia è bene sottolineare che i valori dell’ematocrito sono più alti negli uomini che nelle donne, mentre nei bambini tali valori cambiano in base alla fascia di età.

Ma la domanda è: cosa significa se dalle analisi del sangue emerge che l’ematocrito risulta basso rispetto alla norma?

Avere un ematocrito basso significa che all’interno del sangue il numero dei globuli rossi presenti è basso o il loro volume è ridotto, pertanto la sintomatologia che si avverte è la seguente:

  • spossatezza
  • stanchezza nonostante non si abbiano effettuati sforzi eccessivi
  • vertigini e sensazione di capogiri quando si passa da una posizione orizzontale a quella verticale
  • ingrossamento e dolore della milza
  • fragilità delle unghie e dei capelli
  • cefalea
  • infiammazione di labbra e lingua

In caso invece di ematocrito alto, i sintomi sono i seguenti:

  • mal di testa,
  • ipertensione,
  • vertigini,
  • peggioramento dei problemi cardiaci preesistenti.

Quali sono le cause dell’ematocrito basso?

Tante possono essere le cause, tuttavia bisogna distinguere tra cause patologiche e quelle non patologiche. Infatti esistono casi in cui l’ematocrito è basso per ragioni fisiologiche, per cui in questo caso  non occorre mirare ad un trattamento specifico, altre volte invece è sintomo di una malattia preesistente.

Partiamo dapprima dalle cause non patologiche. Rientrano dunque, in questa categoria:

  • Gravidanza: soprattutto nell’ultimo trimestre
  • attività aerobiche prolungate
  • mestruazioni abbondanti

Cause patologiche:

  • cirrosi epatica
  • emorragia
  • infezioni
  • carenza di alcune vitamine del gruppo B, nello specifico B9 e B12
  • insufficienza renale cronica
  • leucemia
  • tumori maligni

Ematocrito basso diagnosi

Per scoprire se si ha un ematocrito basso, basta fare le analisi del sangue, in particolar modo lo specialista sottoporrà il paziente ad un esame di emacromocitometrico con formula leucocitaria per determinare il numero di globuli rossi presenti nel sangue e il loro volume corpuscolare medio, globuli bianchi, piastrine e il loro volume medio, concentrazione di emoglobina.

Ma l’ematologo potrebbe altresì indicare la necessità di richiedere l’elettroforesi delle proteine in maniera tale da stabilire anche qui i livelli plasmatici delle stesse, e ancora due indici infiammatori la VES e PCR per capire se ci sono eventuali processi in corso.

In aggiunta il paziente potrebbe sottoporsi ad ulteriori esami per valutare la funzionalità renale ed epatica in modo da scoprire se esistono delle anomalie nel funzionamento del rene. Per confermare eventuali leucemie e sindromi che determinano aplasia, occorrerà effettuare  una biopsia del midollo osseo.

Ematocrito basso rimedi

Visto e considerato che le cause possono essere diverse è chiaro che non esiste un trattamento specifico per tutti, ma esso varia. Quindi a tal proposito si rivela di fondamentale importanza stabilire con certezza dapprima la diagnosi in maniera tale da capire il problema e cercare di eliminarlo quanto prima, ove possibile.

Tuttavia, al di là della patologia che lo determina, se l’ematocrito risulta molto basso bisogna agire tempestivamente sottoponendo il paziente a trasfusioni di sangue.

Se un ematocrito molto basso non viene trattato e curato si rischia di andare incontro a delle complicazioni non di poco conto.

Se invece i livelli sono bassi ma non preoccupanti (questo lo stabilirà il proprio medico di fiducia) allora in questo caso, un’alimentazione adeguata potrebbe rivelarsi una buona soluzione. Per cui mangiare alimenti ricchi di ferro, di vitamina C e di vitamina B12, oltre a frutta e verdura può essere una valida alternativa. Si potrebbe oltretutto ricorrere ad integratori alimentari, ma naturalmente spetterà al proprio medico prescriverli.

Ematocrito basso in gravidanza: cause

Come è stato illustrato precedentemente, dalle analisi del sangue potrebbe risultare l’ematocrito basso in gravidanza soprattutto negli ultimi tre mesi. Questo è dovuto ad un incremento della fase liquida del sangue.

Ma al di là di questa condizione non patologica ci potrebbe essere un’altra causa che comporta un abbassamento di tale valore, ovvero una condizione di anemia conseguente ad una richiesta del ferro per soddisfare le esigenze di accrescimento del feto.

Ematocrito basso in gravidanza: cosa fare

Il ginecologo potrà prescrivere integratori di vitamine del gruppo B. Tuttavia la condizione potrebbe persistere anche durante la fase di allattamento. Oltre agli integratori, è bene seguire un’alimentazione sana e variegata. Quindi, prediligere le carni rosse, in particolare il fegato, frutta e verdure ricche di vitamina C, pesci e crostacei.

Sono invece da evitare alimenti che contengono molte fibre ( legumi e ponifenoli) poichè ostacolano l’assorbimento del ferro. Va sottolineato che la cottura delle verdure è molto importante, a tal riguardo si consiglia di consumarle al vapore.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Le ultime novità

->> ARTICOLI SULLO STESSO ARGOMENTO