Dieta per l’anemia: cosa sapere? Alimenti consigliati

L’anemia è una patologia estremamente diffusa e che colpisce prevalentemente la popolazione femminile. Le cause del ferro basso sono moltissime: il 50% deriva da carenze di natura nutrizionale, ma all’origine possono esserci emorragie copiose, interventi chirurgici, ciclo mestruale molto abbondante, un parto difficile avvenuto di recente.

Se il medico ti ha prescritto analisi che hanno individuato questo disturbo, è probabile che ti suggerisca una dieta per l’anemia che miri ad integrare il ferro mancante nelle tue abitudini alimentari. 

Quando il corpo non riesce a trattenere il ferro assunto con la dieta e con il metabolismo, si parla di anemia, una alterazione del valore dell’emoglobina (Hb) presente nel sangue. In generale, si può dire che il valore di soglia sotto il quale si parla di anemia è di 14 mg/dl negli uomini, 12 mg/dl nelle donne e 11mg/dl nelle donne in gravidanza.

Generalmente, nei casi di anemia è presente anche una diminuzione dell’ematocrito, cioè della quantità di globuli rossi nel sangue: i valori medi della persona anemica sono inferiori al 40% se uomo e inferiori al 37% se donna. 

I sintomi del disturbo

La dieta per l’anemia che il medico potrebbe suggerirti mirerà alla riduzione dei classici sintomi della patologia: astenia (affaticabilità, stanchezza eccessiva), fiato corto non in compresenza di malattie cardiache o polmonari, mal di testa, vertigini, difficoltà di concentrazione. 

Cause dell’anemia

Le cause dell’anemia, come abbiamo accennato, sono molte. Alcune non sono risolvibili ma solo leggermente alleviabili con la dieta: fanno parte di questo gruppo le malattie da malassorbimento (morbo di Crohn, celiachia, cancro intestinale, resezione di grandi porzioni dell’intestino, colite ulcerosa) e i problemi dovuti al ciclo mestruale abbondante. 

Altre cause sono da riscontrare nello stile di vita: l’abuso di aspirina, l’insufficiente assunzione di vitamina C (che si lega al ferro e ne permette la metabolizzazione) e una dieta carente di ferro sono alla base di circa il 50% dei casi di anemia. In questa eventualità, è probabile che ti venga prescritta una dieta per l’anemia, con migliori quantità di ferro derivato dagli alimenti o dagli integratori- che dovrebbe nell’arco di alcune settimane riportare i livelli di questa sostanza nella norma. 

Dieta per l’anemia

Vediamo le quantità di ferro, acido folico e vitamina B12 da assumere in una dieta per l’anemia.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, i LARN (Livelli di Assunzione Raccomandata di Nutrienti) di ferro, acido folico e vitamina B12 per diverse fasce di età sono: 

Ferro Acido folico B12
Lattanti 7 mg 50 mcg 0,5 mcg
Bambini 7-9 mg 100-150 mcg 0,7-1,7 mcg
Maschi sopra gli 11 anni 12 mg 180-200 mcg 2 mcg
Femmine tra i 9 e i 12 anni 12 mg 180-200 mcg 2 mcg
Femmine sopra i 12 anni 18 mg 180-200 mcg 2 mcg
Femmine in menopausa 12 mg 180-200 mcg 2 mcg
Femmine in gravidanza 30 mg 400 mcg 2,2 mcg
Femmine durante l’allattamento 18 mg 350 mcg 2,6 mcg

Durante la creazione della dieta per l’anemia non è importante solamente assumere cibi ricchi di ferro, ma combinarli con alimenti che contengono vitaminica C, A, B, cisteina e rame: tutte queste sostanze si legano al ferro e tendono a renderlo più facilmente disponibile per il corpo. 

I cibi da assumere, moderare ed evitare durante una dieta per l’anemia

Ora scopriremo gli alimenti ricchi di ferro per combattere l’anemia.

Il vino, il caffè, il tè e il cioccolato contengono tannini, che possono interferire con l’assimilazione metabolica del ferro: per questo il loro consumo dovrebbe essere fortemente moderato. 

In modo simile lavorano latte e latticini, per cui è consigliabile ridurne la quantità. 

I cibi più indicati durante la dieta per l’anemia sono le proteine animali, di ogni tipo: carne rossa o bianca, di vitello, manzo, pollo, maiale o cavallo. In particolare, nelle frattaglie e nella carne di cavallo sono presenti alte quantità di ferro immediatamente disponibile per il corpo. 

Anche il pesce è fondamentale in questo tipo di dieta: tonno, merluzzo, salmone e molluschi sono ricchi sia di ferro che di vitamine del gruppo B. 

Il tuorlo d’uovo fornisce tra i 5 e gli 8 mg di ferro ogni 100 grammi di prodotto crudo, per cui è consigliabile incrementarne il consumo (a meno che non si soffra anche di colesterolo alto, e in questo caso sarà necessario seguire scrupolosamente le indicazioni del medico). 

Per chi è vegetariano o vegano e non vuole consumare carne, ceci, lenticchie e fagioli, specie se secchi, sono legumi molto ricchi di nutrienti essenziali nella dieta per l’anemia. 

Frutta e verdura non devono mancare, ma tenendo a mente che il ferro in esse contenuto deve essere legato ad altre vitamine (come la C e la A) prima di rendersi disponibile per il corpo. Peperoni, spinaci, fiori di zucca contengono ferro; broccoli, pomodori, asparagi, barbabietole, funghi, cavoletti di Bruxelles, cavolfiore, porri e zucchine apportano vitamina C, A e acido folico. 

Questo articolo è stato redatto in collaborazione con VitaVIP benessere, il portale che parla di lifestyle e benessere!

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