Quello che di norma viene definito diario alimentare è semplicemente un foglio sul quale devono essere annotati tutti gli alimenti assunti durante la giornata (suddivisi per pasto). In questo articolo trovi il pdf da stampare gratuitamente per iniziare a compilare il tuo diario della dieta tutti giorni, per ogni pasto che farai.
Diario alimentare, ecco cos’è
Per strutturare correttamente un diario alimentare non bisogna tralasciare nulla e occorre segnare con meticolosità i seguenti dati:
- tipo di alimento;
- orario di assunzione;
- luogo in cui si è consumato il relativo pasto;
- quantità (calcola le calorie);
- modalità di cottura;
- eventuali condimenti;
- contesto;
- commenti (se si ritiene di dover segnalare qualcosa di importante).
Le ultime due voci potrebbero sembrare superflue, ma, in realtà, poiché riguardano la sfera emotiva sono fondamentali per gli obiettivi che il diario si prefigge (e che vedremo più avanti).
Il diario alimentare sarà il diario quotidiano della tua dieta, anzi del tuo nuovo stile alimentare e di vita.
Video: Come e perché avere un Diario alimentare?
Diario alimentare, a che scopo?
Questo strumento è utile sia se si decide di intraprendere un percorso autonomo di controllo alimentare, sia se ci si rivolge ad un biologo nutrizionista per farsi aiutare nello stesso percorso.
Nel primo caso, cioè se non ci si rivolge a un professionista, tenere in costante aggiornamento il proprio diario alimentare è utile per una presa di coscienza di quanto e di come si mangia (provando a capire gli eventuali errori in campo alimentare).
Inoltre, annotando quotidianamente tutti i cibi, si può controllare quante volte si assume un alimento, oppure se si sta esagerando nel non mangiarne qualcun altro, nell’ottica del raggiungimento del dovuto equilibrio nutrizionale.
Nella seconda ipotesi, i dati che grazie a un preciso diario alimentare vengono forniti al biologo nutrizionista, serviranno a quest’ultimo per diversi motivi.
Prima di tutto, per iniziare ad avere un quadro della situazione alimentare più chiaro di quello ancora soltanto abbozzato dopo la prima visita, nella quale il semplice “racconto” di quanto e di come si mangia potrebbe risultare insufficiente, oppure inconsciamente non veritiero. Questo perché, a volte, il soggetto non percependo come errore uno (o più di uno) dei suoi comportamenti alimentari, potrebbe non dichiararlo, rischiando di falsare le valutazioni del nutrizionista.
Inoltre, tramite le tracce lasciate sulle pagine del diario alimentare sarà possibile evidenziare se alcuni disturbi possono derivare da qualche specifico alimento, oppure a determinate situazioni di contesto (ad esempio, pranzi troppo veloci, consumati frettolosamente nella pausa pranzo; oppure, indicazioni relative allo stato di stress del soggetto).
Insomma, il diario alimentare rappresenta per il biologo nutrizionista la base fondamentale da cui partire per poter impostare il percorso nutrizionale più adatto possibile al soggetto che gli si è rivolto con speranza e fiducia.
Diario Alimentare Pdf da stampare (download sul tuo pc)
Come promesso, grazie alla collaborazione con FoodSpring, ti offriamo il protocollo alimentare di 7 giorni in formato PDF dove puoi annotare il tuo comportamento alimentare per 7 giorni e inviarci il documento per una valutazione gratuita.
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Diario alimentare come si fa?
Come tenere un diario per dimagrire?
Quando si decide di compilare il proprio diario alimentare occorre farlo senza dimenticare nessuno dei dati che abbiamo elencato prima (orario, tipo di alimento, quantità, etc.).
Inoltre, è consigliabile, se non indispensabile, scrivere con cura tutti i dettagli subito dopo aver finito di consumare il pasto. Questo per non rischiare di dimenticare qualcosa.
La registrazione dei dati relativi ai pasti, per poter fornire indicazioni sufficienti, dovrà essere effettuata almeno per tre giorni, non necessariamente consecutivi. L’importante è che almeno uno di questi appartenga al fine settimana, o, comunque, ad un giorno al di fuori della propria routine lavorativa.
Diario alimentare e sfera emotiva
Dicevamo prima dell’importanza dei due dati finali (commento e contesto). Tutti sanno quanto l’alimentazione sia legata alla sfera emotiva. Lo stress, la mancanza di serenità, le responsabilità, la depressione e mille altri stati d’animo condizionano fortemente il rapporto con il cibo portando per esempio effetti negativi come la fame nervosa.
Spuntini fuori pasto
Ad esempio, ci sono persone che quando sentono troppo addosso il carico della vita quotidiana, non riescono più a nutrirsi regolarmente (saltano i pasti, oppure mangiano in maniera compulsiva merendine e stuzzichini fuori pasto).
Altre, invece, che condizionate da una mancanza di autostima o in crisi sentimentale, cercano spasmodicamente nel cibo quello che manca (o che credono manchi) alla loro esistenza, provocando al proprio corpo disastri recuperabili solo a costo di grandi fatiche.
Insomma, essere chiari con il proprio nutrizionista su situazioni contingenti è fondamentale ed avrà un duplice risultato: darà al professionista ulteriori, preziosissimi dati per stilare un percorso alimentare in grado di approcciare il problema nel modo migliore; per quanto riguarda la persona che a lui si è rivolta, l’essere stato capace di “confessare” i suoi stati d’animo più intimi (liberandosi, a volte, di un pesante fardello) potrà aiutarlo a valutarli con un minimo di obiettività e ad affrontarli con maggiore consapevolezza.
