L’ampia richiesta da parte dei pazienti, che hanno sempre più spesso la necessità di risolvere inestetismi fisici per piacere personale o derivanti da eventuali incidenti o interventi, rende la figura del chirurgo estetico, altamente professionale, perché in grado di migliorare notevolmente il benessere fisico e, non meno importante, il benessere psichico della persona.
L’organizzazione mondiale della sanità ha infatti definito la chirurgia estetica come disciplina fondamentale per la completa accettazione del proprio aspetto, e quindi la completa accettazione di sé.
Come diventare chirurgo estetico/plastico
Chi desidera intraprendere la carriera da chirurgo estetico, deve essere consapevole della lunga strada da percorrere, ricca di nozioni accademiche e periodi di pratica, che porteranno comunque a grandi soddisfazioni in ambito lavorativo.
Il primo scoglio è, come per molti corsi di laurea, il test di ammissione alla facoltà di Medicina e Chirurgia, che essendo a numero chiuso necessita di un superamento da parte degli aspiranti medici. Dopo aver appreso una grande varietà di informazioni mediche, superando gli esami e concludendo il percorso con il classico elaborato di tesi finale, il neolaureato dovrà abilitarsi per poter esercitare la professione e accedere all’Ordine Nazionale dei Medici.
Il percorso non si esaurisce qui, l’aspirante chirurgo plastico dovrà essere ammesso, mediante prova scritta e orale, alla scuola di specializzazione in Chirurgia Plastica, della durata di 5 anni. L’ultimo step che caratterizza infine la formazione, è quello del tirocinio pratico di 3 mesi.
Corsi per diventare chirurgo estetico
Rivolgendo l’attenzione esclusivamente verso la medicina estetica, che si occupa nello specifico degli inestetismi fisici e delle procedure anti-invecchiamento, non esistono corsi universitari specifici, e di conseguenza non esiste un titolo riconosciuto.
La medicina estetica nasce nel 1973 a Parigi come materia ausiliaria nei confronti della chirurgia plastica, e diventerà la disciplina correttiva utile nei confronti delle imperfezioni e degli inestetismi di tipo fisico.
Dalla Francia si diffonde poi nell’America del Sud ma anche negli altri paesi del Mediterraneo, tra cui l’Italia, dove prenderà forma nel 1975 con la fondazione della Società Italiana di Medicina Estetica (SIME). Esistono alcune scuole a frequentazione post-universitaria, come l’Academy School of Practical Aesthetic Medicin (ASPEM) o la Scuola di Medicina Estetica Agorà.
La new entry tra le discipline inerenti alla medicina estetica, è l’antiaging medicine ovvero quella branca che si occupa del mantenimento, nel tempo, della forma fisica e di conseguenza psichica, del soggetto, rallentando il più possibile il fisiologico decadimento derivante dall’età biologica del paziente.
Alle scuole elencate in precedenza, si aggiungono anche la American Academy of Aesthetic Medicine (AAAM) e l’Associazione Italiana di Medicina Estetica (AIME).
La vera essenza della medicina estetica
Negli ultimi decenni, la medicina estetica si pone di correggere non soltanto gli inestetismi fisici e quindi di essere d’aiuto per la chirurgia plastica, ma di essere del tutto complementare a quest’ultima, proponendosi come disciplina correttiva anche nell’ottica di un corretto e sano stile di vita, correggendo i comportamenti del paziente in un’ottica di tipo alimentare e abitudinario.
Diventa quindi fondamentale per una completa prevenzione e correzione di piccoli difetti fisici, rimandando comunque i difetti maggiori nelle mani del chirurgo plastico, laddove sia necessario l’intervento di tipo chirurgico.
La retribuzione del chirurgo plastico: quanto guadagna?
Il mestiere del chirurgo plastico è uno tra i più pagati e attraenti dal punto di vista economico. Prendendo in considerazione lo stipendio medio, è possibile fare una stima tra i 60.000 € e gli 80.000 € lordi, destinati ad un professionista con un’esperienza media di 7 anni nell’ambito della libera professione. La retribuzione è inoltre destinata ad aumentare con l’aumentare degli anni di esperienza.
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