Buscopan in gravidanza a cosa serve? Si può prendere?

Buscopan a cosa serve? Vediamo i benefici, modi d’uso negli adulti e nelle donne in gravidanza. Buscopan è un farmaco in compresse che sfrutta il principio attivo scopolamina N-butilbromuro e che viene impiegato per trattare gli spasmi e i crampi addominali, ma anche le coliche renali e gli spasmi dell’apparato genito urinario.

Il Buscopan viene consigliato per alleviare il dolore e i gonfiori perché agisce rilassando la cosiddetta muscolatura liscia, chiamata anche muscolatura invisibile. Per la formula farmaceutica, il Buscopan non necessita di ricetta ed è quindi considerato un farmaco da banco.
Buscopan in gravidanza

Buscopan in gravidanza

È importante considerare che in gravidanza l’organismo femminile è soggetto a molti cambiamenti. Alcuni hanno un’origine ormonale mentre altri sono legati al cambiamento del fisico.

Fra essi si possono riscontrare le ansie e le preoccupazioni che possono essere fonte di crampi all’addome. Nel primo mese di gravidanza l’utero si espande e anche questo fattore può causare dei crampi all’addome, così come il suo riposizionamento e le modifiche della sua morfologia. I crampi addominali possono insorgere anche ne mesi seguenti e possono essere le cosiddette contrazioni di Braxton Hicks chiamate anche contrazioni di prova, una sorta di esercitazione che il corpo mette in atto per prepararsi all’evento del parto.

Premettendo che l’assunzione dei farmaci in gravidanza dovrebbe avvenire in occasioni di assoluta necessità e sotto stretto controllo medico, il Buscopan in gravidanza può rappresentare una soluzione ai crampi quando diventano insopportabili.

Il Buscopan in gravidanza non rappresenta, infatti, una minaccia per il feto e può essere assunto anche nelle prime quindici settimane di gestazione. In ogni caso è fondamentale seguire il consiglio del medico curante prima di assumere qualsiasi terapia farmacologica in gravidanza.

Buscopan in gravidanza controindicazioni, usi e dosaggi

Farmaci come Spasmex, Maalox e Buscopan in gravidanza non devono essere assunti per periodi di tempo prolungati. Gli usi, i dosaggi e le controindicazioni dei farmaci devono essere ben valutati assieme al ginecologo o al medico curante, anche perché sono diversi in base al periodo di gestazione.

Nei primi tre mesi di gravidanza la situazione è alquanto delicata, quindi è consigliato non impiegare Buscopan in questo perorando a meno che non si manifestino situazioni di limite che richiedono l’assunzione, sempre e solo dietro consiglio medico. In questa fase è importante cercare di resistere al dolore per quanto possibile, oppure ricercare delle terapie omeopatiche o che si rivolgono allo Spasmex, un antidolorifico meno potente rispetto al Buscopan.

Se i dolori sono molto forti e insopportabili allora Buscopan può essere assunto anche nei primi 15 giorni di gravidanza, avendo l’accortezza di rispettare il dosaggio e i tempi che sono indicati nel bugiardino. Ciò può avvenire a seguito delle contrazioni anticipate, ma anche se compaiono forti coliche, spasmi e altri stati dolorosi severi.

Il Buscopan può essere assunto in compresse per via orale per un massimo di tre volte al giorno, con supposte o con fiale da iniettare per via endovenosa. L’effetto del farmaco ha una durata di circa 12 ore e le donne in gravidanza possono valutare una somministrazione adeguata con il medico di base o con il ginecologo di fiducia.

Vi sono delle controindicazioni che devono essere considerate nell’assunzione del Buscopan in gravidanza, che interessano anche le persone che non lo sono. Buscopan non deve infatti essere assunto in caso di allergie al principio attivo, di glaucoma ad angolo acuto che è una patologia dell’apparto visivo, di megacolon o colite ulcerosa, di miastenia grave ed esofagite da reflusso.

Buscopan in gravidanza alternative naturali

Esistono alcune alternative naturali che possono essere provate dalle donne prima di iniziare la terapia antidolorifica con Buscopan. Fra i rimedi della nonna vi sono sicuramente i bagni caldi, che rilassano la muscolatura e alleviano il dolore, ai quali è utile fare seguito un massaggio leggero eseguito con olio di mandorle dolci. Il massaggio può infatti alleviare la tensione muscolare e quindi aiutare a sedare i crampi e le contrazioni.

Vi sono quindi dei rimedi che possono essere assunti oralmente, come le tisane a base di camomilla e di zenzero. Lo zenzero è un forte antispasmico e può essere assunto con moderazione anche in gravidanza, magari grattugiato fresco e con l’aggiunta di un po’ di miele. Anche la camomilla è utile perché la sua azione è rilassante e antispasmica, nonché utile per alleggerire la mente e per indurre rilassamento.

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